Alla piazza preferiamo i tavoli

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12/11/2023

L’intervista al Corriere della Sera di Giulia Pastorella

 Onorevole Giulia Pastorella, perché Azione, partito del quale è vicepresidente, non era in piazza del Popolo con il resto dell'opposizione?

«Noi alla piazza preferiamo i tavoli in cui avanzare proposte. È quello che abbiamo fatto su salario minimo e sanità, chiamando noi a raccolta Pd e il resto delle opposizioni».

Non credete che la battaglia si faccia anche in piazza?

«I motivi per i quali la manifestazione è stata convocata erano troppi, come se lo scopo fosse solo dimostrare l'unità delle opposizioni. Anche quel "pensiamo al futuro"dello slogan, in quali azioni si concretizza? Per noi per esempio non gravando le spalle dei giovani con altro debito, come è stato fatto con la misura del Superbonus, fallimentare e dannosa».

Schlein, sul palco, ha detto che i temi sono tanti perché tanti sono i problemi.

«Questo può giustificare la rabbia, il dissenso. Ma se ci si limita a quello, si sposa l'atteggiamento del M5S».

Azione non voleva manifestare accanto al M5S?

«Per Azione dopo aver manifestato dissenso bisogna essere in grado di avanzare una proposta».

Bonelli ha detto: «Azione capirà che serve dialogo».

«Azione il dialogo lo pratica, come abbiamo dimostrato nella nostra assemblea in cui c'erano Schlein e Nordio. M5S, Lega e Avs invece hanno posizioni troppo distanti dalle nostre, non sono per noi interlocutori naturali».

La piazza di Roma, però, invocava «unità». Apprezzate il successo della manifestazione del Pd?

«Certo. Qualsiasi forma di attivismo politico in questo periodo di disillusione è benvenuta. Ma agli italiani che non hanno votato Meloni interessa che l'attivismo si traduca in opposizione efficace al suo governo».

(Intervista a cura di A. Logroscino)