Norme sulla trasparenza e limiti al finanziamento privato dell’attività politica
Abbiamo presentato sia alla Camera che al Senato un disegno di legge delega per la revisione del finanziamento privato dell’attività politica.
Il finanziamento ai partiti da parte di soggetti privati ed imprese deve essere rivisto: oggi è del tutto lecito che un concessionario di un bene pubblico finanzi la campagna elettorale del concedente in un conflitto interessi che non esiste in nessun altro Paese.
La nostra proposta è molto semplice: proponiamo di vietare il versamento di contributi a tutte le categorie di decisori pubblici (partiti, movimenti, gruppi politici, ministri, sottosegretari, etc.), da parte di una serie di soggetti che sono associazioni o enti che gestiscano servizi di qualunque genere per conto dello Stato e della pubblica amministrazione o ai quali lo Stato contribuisca in via ordinaria direttamente o indirettamente, società o imprese private vincolate contrattualmente con lo Stato o sussidiate direttamente dallo Stato con sovvenzioni continuative che non siano i sussidi concessi in forza di legge.
Abbiamo mandato questa proposta a tutti i segretari di partito, a cui chiediamo di fare uno sforzo collettivo di assunzione di responsabilità al fine di definire una regolamentazione chiara.