Il coraggio di andare avanti

Il successo non è definitivo, il fallimento non è fatale

Cari Amici,

le elezioni europee sono state per noi una cocente delusione. Abbiamo fatto una campagna elettorale impeccabile sotto il profilo dei contenuti, dei candidati e delle iniziative. Non è bastato.

L’ondata di polarizzazione che ha colpito tutta l’Europa ha trascinato l’Italia in una competizione a due “tasti”: rosso e nero. Ha prevalso quest’ultimo.

Stiamo assistendo all’ora più buia delle democrazie. La valanga nera non ha risparmiato nessun Paese europeo. Le ragioni sono profonde e vengono da lontano. È l’effetto inerziale di trent’anni di globalizzazione, innovazione tecnologica, diseguaglianze, dibattito politico trasformato in guerra civile. C’è tanta rabbia e paura in giro per l’Europa, che si trasforma in voto di destra.

Ho sempre pensato che un’alternativa razionale, seria, coerente e pacata potesse affermarsi e fermare questa deriva. Oggi questo obiettivo appare più lontano. Ma resto convinto che questa sia l’unica cosa di cui ha bisogno il Paese. Dopo le macerie, ad un certo punto, occorrerà ricostruire.

Sono consapevole che sarò accusato di non aver voluto la riunione a qualsiasi costo delle forze riformiste. La realtà è opposta. Azione ha sempre voluto dare al Paese un partito liberaldemocratico, ma non a tutti i costi. E ieri i cittadini hanno bocciato la strada delle operazioni tattiche, fatte con persone e partiti che non vogliono costruire un’offerta politica comune, ma ottenere dei seggi senza una prospettiva vera. Chi l’ha percorsa ha perso gran parte del consenso che aveva prima delle elezioni.

Nelle prossime ore riunirò gli organi del partito e discuteremo del risultato e dei prossimi passi. Personalmente, non vedo alternative a continuare sul percorso che Azione ha intrapreso, per quanto difficile possa essere.

Mi spiace per i candidati che meritavano l’elezione.

Mi spiace per gli attivisti, i giovani soprattutto, che ci hanno creduto.

Mi spiace per tutti gli elettori che hanno avuto il coraggio di sottrarsi alla logica del bipolarismo.

Ho provato con tutte le mie forze e tutta la passione e le energie di cui disponevo, il risultato non è stato quello che ci aspettavamo.

Ma come spiegava Churchill “il successo non è definitivo, il fallimento non è fatale: ciò che conta è il coraggio di andare avanti”.

CC-Firma