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LA POSTA DEI RITARDI

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Un’estate nel caos all’insegna dell’improvvisazione con la politica che parla di tutto di tutto tranne che di risolvere i problemi. I lavori del PNRR fatti di fretta e furia, insieme all’incapacità di far fronte agli incidenti e ai contrattempi, stanno rendendo l’estate di chi si sposta nel nostro Paese letteralmente un inferno.

In 10 giorni di luglio ci sono stati settantaquattro casi di rallentamenti o sospensioni della circolazione sulle ferrovie a causa di problemi tecnici o guasti alla linea elettrica. E agosto non lascia ben sperare con altri lavori che porteranno alla chiusura di tratte e aumenti dei tempi di percorrenza.

Secondo Matteo Salvini, Ministro dei Trasporti, i disagi sono dovuti all’incremento senza precedenti di turisti e passeggeri (anche se non si capisce quali contromisure siano state prese) unito a decenni di mancati investimenti (forse si dimentica di aver fatto parte di 2 governi su 3 nella scorsa legislatura). Più probabile che il Ministro fosse distratto dalla partecipazione a qualche sagra o dal commentare le Olimpiadi.

La gestione della mobilità e dei trasporti nel nostro Paese è una cosa seria, che non può essere lasciata all’improvvisazione, come tristemente dimostrano i fatti.

La critica principale riguarda la gestione e la pianificazione di questi lavori in un periodo così importante per gli spostamenti turistici, suggerendo quantomeno mancanza di visione strategica e sensibilità verso le esigenze dei viaggiatori.

Le principali problematiche ignorate dal Ministro:

  1. Alta domanda turistica: l'estate è la stagione di punta per il turismo che naturalmente aumenta la pressione sulle infrastrutture di trasporto
  2. Tempistica inappropriata: i lavori effettuati durante i mesi estivi hanno amplificato i disservizi, allungando in modo significativo i tempi di percorrenza.
  3. Carenza di pianificazione: la mancanza di coordinazione e programmazione dei soggetti responsabili dei lavori con chi effettua il servizio di trasporto ha generato caos e provocato gravi (ed evitabili) disservizi agli utenti.
  4. Impatto economico: i ritardi e le cancellazioni hanno avuto ripercussioni economiche sia per i turisti che per le attività commerciali, a cui, evidentemente, il Governo non è interessato.

LE INFORMAZIONI RACCOLTE VERRANNO UTILIZZATE IN FORMA DEL TUTTO ANONONIMA PER RACCONTARE LE DIFFICOLTÀ RISCONTRATE NELL’UTILIZZO DEI MEZZI DI TRASPORTO E CHIEDERNE CONTO IN TUTTE LE SEDI ISTITUZIONALI PREPOSTE; PER AVERE RISPOSTE E SOLLECITARE IN MANIERA PIÙ PUNTUALE GLI INTERVENTI. NON È RICHIESTO ALCUN DATO SENSIBILE.

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