Parliamo di agende, non di alleanze

Lo dico da qui. Dal palco della Festa de l’Unità a Reggio Emilia: sono molto appassionato dell’agenda di governo e oggi le opposizioni non hanno un’agenda di governo. Perché? Perché un’agenda di governo non è dire che si confermano i tagli del cuneo fiscale, si mettono i soldi sulla sanità, si mettono i soldi sulla scuola, si mettono i soldi sulle pensioni; perché questa è l’agenda che la Meloni faceva quando era all’opposizione ed è una presa per i fondelli dei cittadini italiani. Lo sapete voi e lo so io. Possiamo farlo? Assolutamente sì. La domanda che però vi pongo è: questo corrisponde alla cultura di governo che io penso di avere e che anche voi avete rappresentato?