Di seguito, l’intervista di oggi di Elena Bonetti a La Repubblica.

Avete lasciato una bomba nei conti, come col Superbonus? Lo dice la ministra Roccella.

Parlano i numeri. Il governo Draghi ha stanziato risorse fino a 20 miliardi, di cui quasi 7 aggiuntivi e strutturali per arrivare anche a famiglie prima escluse dagli aiuti. E garantire la rivalutazione dell’assegno all’inflazione. L’Europa ha aperto un’infrazione su aspetti tecnici, ma c’è spazio di dialogo per superarla. Mi chiedo se ci sia la volontà politica.

Pensa che il governo Meloni cavalchi lo stop di Bruxelles per stravolgere una misura che “non funziona”?

Non è vero che non funziona. Lo certificano Bankitalia, Ufficio parlamentare di bilancio, Istat e Inps. Ha ridotto il rischio di povertà, sostenuto i redditi più bassi, incentivato il lavoro delle donne, superato la frammentarietà e iniquità del passato. Se ci sono avanzi, aumentiamo gli importi. Ridurre la parte universale, quella che va a tutti anche senza Isee, sarebbe un errore gravissimo. Snaturerebbe l’assegno.

Fatto sta che l’esecutivo vuole metterci mano. E riscrivere il Piano nazionale per la famiglia del 2022 che porta la sua firma.

Miglioramenti e potenziamenti erano previsti già dal Family Act, la legge delega del 2021 sostenuta da tutti. Questo governo invece non solo l’ha lasciata scadere. Ma ora vuole riscrivere il Piano senza aver attuato il precedente e rivedere anche l’assegno unico. Tutto è perfettibile. Mi chiedo però che senso abbia smontare una scelta storica.

La premier Meloni e il suo partito da sempre preferiscono il quoziente famigliare. Lo votereste al posto dell’assegno unico?

Sarebbe un passo indietro. L’assegno è molto più efficace. Il quoziente non funziona per tre motivi. Non agisce sulle famiglie più bisognose che non raggiungono la soglia per il pagamento delle tasse. Ha efficacia diversa a seconda delle categorie: dipendenti, autonomi, studenti, disoccupati. Disincentiva il lavoro femminile. L’assegno invece è davvero universale, equo e semplice. Arriva ogni mese sul conto.

Lo stop al cumulo tra assegno e Isee perché non l’avete fatto voi nel 2022?

Per neutralizzarlo bisognava rivedere tutto l’Isee. Avevamo già cominciato, poi il governo è caduto. Cosa è stato fatto invece da allora, se non togliere i Btp dall’Isee?

Sulla famiglia si continua ad intervenire a colpi di bonus, basta per contrastare la denatalità?

Non solo non basta, ma è dannoso. Motivo per il quale il governo Draghi aveva deciso di intervenire in modo organico e strutturale. La misura shock per la famiglia invocata dal ministro Giorgetti è già nel Family Act che lui ha votato, come pure Forza Italia che mi auguro lo difenda. Andava attuato. Non certo smontato.

(intervista a cura di Valentina Conte)