Il Reddito di cittadinanza non serve a trovare lavoro
Brandini: "Utile sostegno al reddito ma solo il 3% ha trovato un impiego, lo 0,6% a tempo indeterminato"
Il bilancio di questo anno di lavoro dei navigator conferma che il Reddito di Cittadinanza come politica attiva del lavoro è un flop. Su 3 milioni di percettori del Reddito, in circa 100mila le persone attualmente. Poco più del 3%. Senza contare che solo il 20% di questi ha un posto a tempo indeterminato, lo 0,6% dei percettori. Nonostante i 2.846 navigator in servizio.
Certo, uno strumento universale di sostegno al reddito è necessario e in questi difficili mesi di emergenza Covid il RdC ha aiutato economicamente chi l’ha percepito. Ma anche tenendo conto dei mesi di lockdown la misura si rivela inutile per ottenere un contratto di lavoro e non si può raccontare alle persone che il lavoro arriva nello stesso modo in cui ogni mese sono accreditati i soldi del Reddito sulla carta.
Senza un piano serio e concreto di politiche attive del lavoro che sostengano le persone nei momenti di cambiamento più delicati della loro vita, proprio come quello che stiamo vivendo con questa emergenza sanitaria, si rischia che sempre più persone non riescano ed entrare o rientrare nel mondo del lavoro. È bene dirlo chiaramente, invece di fare promesse che non si realizzano mai e sprecare risorse pubbliche per assumere i navigator.
Serena Brandini, responsabile Lavoro.