Trenord: l’Unione Europea agisca sull’affidamento diretto da parte della Regione Lombardia
Calenda: "Il servizio di trasporto della Lombardia deve essere all'altezza di una Regione moderna e sviluppata"
L'Unione Europea intervenga sull'affidamento diretto del servizio ferroviario regionale a Trenord, il cui contratto con la Regione Lombardia scade a fine 2020. A chiederlo sono il consigliere regionale Niccolò Carretta e l'europarlamentare Carlo Calenda, leader di Azione, attraverso una interrogazione scritta presentata al Parlamento Europeo.
"La battaglia di Azione sull'affidamento diretto del contratto di servizio a Trenord da parte della Regione Lombardia continuerà fino a quando non avremo una risposta esauriente e fino a che non sarà fugato ogni dubbio circa l'interpretazione del Regolamento Ue che Regione Lombardia utilizza come giustificativo alla scelta dell'affidamento diretto a Trenord", dichiarano Calenda e Carretta.
"La questione dell'affidamento diretto del contratto di servizio a Trenord è delicato e vogliamo accertarci che la Regione Lombardia stia applicando nella maniera corretta il Regolamento Ue 2016/2338" dice Carretta, che spiega: "Considerato l'incremento delle tariffe del 30% tra il 2010 e il 2019 e la media di 115 soppressioni al giorno, con questa interrogazione chiediamo alla Commissione se sia preferibile l'affidamento del servizio ferroviario tramite gara aperta anche a soggetti europei, cosa che personalmente auspico da tempo, e se la decisione di affidamento diretto scelto dalla Regione debba essere valutato da un organismo indipendente".
Per Calenda, "il servizio di trasporto della Lombardia deve essere all'altezza di una Regione moderna e sviluppata. Soprattutto in tempi di emergenza sanitaria è inaccettabile che migliaia di cittadini lombardi pendolari patiscano quotidianamente inefficienze e ritardi. Per questa ragione la nostra battaglia, costruttiva e non preconcetta, continuerà fino a quando Regione Lombardia non fornirà una risposta esauriente e completa".