È successo quello che avevamo previsto: ancora meno fondi per il turismo
Zacchera: "Il Ministro Franceschini ha tolto 500 milioni al turismo per rifinanziare il fondo perduto del Decreto Rilancio".
"È successo quello che avevamo previsto a fine agosto: il Governo ha dirottato altrove risorse destinate al turismo, fondi stanziati e non spesi per via del flop del Bonus Vacanze (poco più di 700 milioni di euro "prenotati" e solo 320 milioni effettivamente spesi rispetto allo stanziamento di 2,4 miliardi di euro)" è il commento di Antonio Zacchera, responsabile turismo Azione, dopo la scelta di Governo di destinare parte dei fondi del Bonus Vacanze per rifinanziare il fondo perduto.
Infatti il Ministro Franceschini invece di usare i fondi non spesi per altre misure a favore del turismo, come ad esempio ristornare l’acconto IRES e IRAP versato dalle aziende turistiche a novembre 2019, ha pensato bene in primis di prorogare il bonus vacanze oltre la scadenza originaria del 31 dicembre 2020 e, non contento, ha deciso di “scippare” 500 milioni di euro al turismo per rifinanziare il fondo perduto del Decreto Rilancio, per cui mancavano soldi. È stata questa la mossa del MEF per cercare di far quadrare i conti.
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Già prima di questo “scippo” il Governo non aveva tenuto conto che il Turismo pesa sul PIL per il 13% e che i Fondi stanziati oltre a non essere sufficienti, sono difficili da ottenere con procedure lunghe e complesse sia per i cittadini che per le strutture turistiche. I dipendenti delle strutture ricettive e della ristorazione nel secondo trimestre del 2020 sono diminuiti del 21,9%: in paragone allo stesso periodo dell’anno precedente.
I dati di questi mesi di pandemia dimostrano come il turismo sia tra i settori più colpiti, così come certificato anche dall’ISTAT. Il dato peraltro è confermato dalla diminuzione degli arrivi aeroportuali dal 1° gennaio al 20 settembre che è stata pari al -84,2% mentre i turisti totali diminuiranno del -52,5% nel 2020 rispetto allo scorso anno. La spesa totale dei turisti calerà di 71 miliardi di euro nel 2020 rispetto al 2019 e nel 2021 resterà inferiore al 2019 (-36 miliardi). Sono solo alcuni dei numeri che raffigurano la crisi che il settore del turismo sta affrontando a causa della pandemia. Una crisi che avrebbe bisogno di un aiuto più mirato e concreto da parte del Governo, che invece ha appena deciso di ridurre e dirottare altrove i già pochi fondi che erano stanziati per il settore: ricordiamo che i soli alberghi hanno versato nel 2019 oltre 2 miliardi di euro di iva nelle casse dello stato. Correggiamo l’errore.