Ius Scholae: cittadinanza per i minori stranieri

Premessa
❍ Nell’anno scolastico 2022/2023 il numero di studenti stranieri nella scuola italiana è stato di circa 915mila. In termini percentuali gli alunni con cittadinanza non italiana sono l’11,2% del totale.
❍ Nell’anno scolastico 2022/2023, negli istituti scolastici pubblici, al primo anno della scuola primaria (elementari) era straniero circa uno studente su sette (14,7%); al primo anno della secondaria inferiore (medie) uno su otto (13,1%); al primo anno della secondaria superiore, uno su nove (11,5%).
❍ Quando venne approvata la legge sulla cittadinanza degli stranieri, nell’anno scolastico 1992/1993, l’incidenza degli studenti stranieri nella scuola italiana era dello 0,32%, poche decine di migliaia su circa 8 milioni di studenti
Come è nella natura di Azione, più volte durante la legislatura abbiamo cercato la mediazione con le altre forze politiche che avevano proposte simili alle nostre, anche se con impostazioni differenti. Per questo, nell’estate del 2024, abbiamo sostenuto un emendamento che riproponeva esattamente la proposta di Forza Italia.
Tuttavia, il partito che esprime il vice-Premier ha deciso di non decidere, palesando uno dei mali della politica italiana: il continuo parlare di questioni che, nei fatti, non si è in grado di portare avanti.
La nostra proposta
✔ Estendere la cittadinanza ai bambini stranieri che vivono in Italia senza discriminarli in base al luogo di nascita
Questo può avvenire secondo due principi:
Requisito territoriale/anagrafico
❍ Avere almeno un genitore con permesso di soggiorno permanente o di lungo periodo
Requisito anagrafico/formativo
❍ Essere nati in Italia o essere entrati entro il 12° anno di età
❍ Completare un qualsiasi ciclo di istruzione o formazione professionale