Referendum inevitabili vista l’inerzia del Parlamento
Costa: "Sulle materie oggetto dei referendum giustizia abbiamo presentato proposte precise, sistematicamente oggetto di veti da parte di alcune forze della maggioranza".
"Abbiamo sempre sostenuto che le leggi si fanno in Parlamento, ma che di fronte all'inerzia delle Camere e dell'esecutivo sui temi rilevanti oggetto dei quesiti, sostenere i referendum sarebbe inevitabile. Su tutte le materie oggetto dei referendum giustizia abbiamo presentato proposte precise e puntuali, che sistematicamente sono state oggetto di veti da parte di alcune forze della maggioranza.
Il tema della custodia cautelare, nonostante i nostri emendamenti è stato del tutto omesso nella riforma del processo penale; quello della separazione delle funzioni è, al momento, affrontato in modo insufficiente nella riforma del Csm; l'attuale disciplina della incandidabilità non è mai stata presa in considerazione, neanche nella parte in cui si prevede la sospensione degli amministratori locali in seguito a condanne in primo grado per abuso d'ufficio. Azione deciderà nelle sedi opportune la posizione da assumere sui referendum, prendendo atto fin d'ora che il Parlamento ha assunto, con particolare riferimento alle materie oggetto dei quesiti in ambito giustizia, una posizione timida e conservativa".
Enrico Costa, responsabile Giustizia.