Benvenuto in Azione ad Alessio D’Amato!
Oggi, in Sala Nassiriya al Senato, si è tenuta la conferenza stampa (QUI la diretta) per dare il benvenuto in Azione ad Alessio D'Amato. Erano con me anche Matteo Richetti e Mariastella Gelmini.
Con l'arrivo di un ottimo amministratore che ha condotto la migliore campagna vaccinale in Italia, Azione si rafforza. Il nostro sostegno non è mai mancato. Già lo scorso febbraio abbiamo appoggiato la sua candidatura alla Presidenza della Regione Lazio, con grande convinzione. Oggi gli diamo il benvenuto oggi nella segreteria nazionale del Partito e come Consigliere Regionale che avrà il compito di riorganizzare la nostra presenza territoriale nel Lazio.
Il suo arrivo ha però un valore ulteriore che è quello di rafforzare la missione di Azione di essere luogo di incontro delle grandi culture repubblicane: socialisti riformisti, liberali, popolari.
Il nostro punto di riferimento valoriale rimane la prima parte della Costituzione, che di queste culture è il frutto. E dunque: diritti sociali – sanità, istruzione e lavoro dignitoso - accanto a quelli politici; doveri civici; sussidiarietà, cioè uno Stato forte ma non pervasivo. E soprattutto europeismo federalista e collocazione dell'Italia tra le grandi democrazie occidentali.
Il nostro obiettivo politico è quello di costruire un Fronte Repubblicano che chiuda la stagione del bipolarismo che ha distrutto l'Italia. Per questa ragione Azione si pone nel solco dell'esperienza del Governo Draghi, di cui in questi giorni ricorre l'anniversario della caduta. Un momento nefasto per l'Italia di cui sono stati responsabili Conte, Salvini e Berlusconi per meri calcoli di interesse personale.
Vogliamo superare l'idea di politica come contrapposizione ideologica sganciata dalla realtà. Se siamo d'accordo con l'abolizione dell'abuso d'ufficio proposto dalla maggioranza, lo votiamo. Se riteniamo indispensabile l'approvazione del salario minimo legale, lavoriamo con le altre opposizioni per approvare la proposta.
Nel portare avanti questa visione repubblicana della politica ci siamo dati alcune regole di condotta: 1) massima attenzione all'etica dei comportamenti e all'assenza di conflitti di interesse; 2) non promettere ciò che non si può mantenere e tenere una postura istituzionale e seria anche all'opposizione; 3) dialogo con tutti sul merito delle questioni mantenendo però un profilo indipendente rispetto a questa destra e a questa sinistra.
È chiaro che non ci sarà alcuna transizione di Giorgia Meloni o Matteo Salvini verso un conservatorismo europeo, mentre Forza Italia è avviata versa una subalternità strutturale alla Meloni. Gli ultimi mesi vedono un ritorno a toni e contenuti marcatamente sovranisti da parte della destra.
A sinistra il PD di Elly Schlein si è dato come obiettivo, comprensibile e legittimo, di competere con i 5S sul voto massimalista. L'Italia non può sopravvivere a questi opposti populismi. È come se fossero spariti i popolari, i socialisti, i socialdemocratici, i liberali e i repubblicani in un colpo solo. In pratica la maggioranza dei partiti che hanno governato l'Italia dal Dopoguerra alla fine della prima Repubblica.
Vorrei dire infine agli elettori e alle classi dirigenti che in quei partiti si riconoscevano, e che sono stati separati dal bipolarismo, che Azione è casa loro. Iscriviti anche tu. Nei prossimi mesi sono certo che molti altri amministratori ed elettori si uniranno a noi.