Grazie a noi fine porte girevoli toghe-politica, ma restano perplessità su correnti
Costa: "Ripartiremo dagli emendamenti che abbiamo presentato 8 mesi fa per evitare che si perda un'occasione storica".
"Apprezziamo gli aggiustamenti dell'ultima ora sulle porte girevoli, intervenuti grazie alla nostra tempestiva segnalazione: ciò rende evidente come la ministra Cartabia abbia, su questo e su altri aspetti, dovuto affrontare resistenze conservative.
Ci sia consentito sottolineare alcune questioni fondamentali che, se irrisolte, consentiranno alle correnti di continuare a fare il bello ed il cattivo tempo. Le valutazioni di professionalità sui magistrati resteranno finzioni con tutti esiti positivi e non analizzeranno i successi ed i flop? Continuerà a non essere istituito un fascicolo di performance del magistrato? I più meritevoli saranno messi sullo stesso piano dei meno capaci, e da questi potranno essere scavalcati nella carriera per scelta politica delle correnti? Gli uffici dei ministeri, inoltre, continueranno ad essere colmi di toghe fuori ruolo, suddivisi per corrente?
Un emendamento del Governo addirittura si occupa della riabilitazione dei magistrati che abbiano subito sanzioni disciplinari, ma dimentica di rivedere la materia della responsabilità disciplinare che punisce solo l'1% delle segnalazioni perché, pur di fronte a fatti gravi, mancano le fattispecie adeguate. Di questo e di molto altro discuteremo in Parlamento. 8 mesi fa abbiamo presentato 100 emendamenti. Ripartiremo da quelli, per evitare che si perda un'occasione storica. Se la riforma fosse blindata, sarebbe un errore imperdonabile".
Enrico Costa, responsabile Giustizia.