I nostri emendamenti alla delega fiscale
Abbiamo depositato le nostre proposte alla delega fiscale all'esame della Commissione finanze della Camera.
Abbiamo depositato le nostre proposte alla delega fiscale all'esame della Commissione finanze della Camera; proposte che guardano ai giovani e alle imprese, nell'ottica di promozione della sostenibilità, dell'innovazione, della semplificazione, sulle quali speriamo di trovare la convergenza da parte degli altri partiti.
Occorre in primo luogo dirottare le risorse disponibili verso i giovani; per questo proponiamo, fino all'allineamento del tasso medio di disoccupazione giovanile nazionale a quello rilevato nei Paesi UE, la detassazione per i redditi dei giovani fino ai 25 anni e il dimezzamento della tassazione per i redditi fino ai 29 anni con reddito non superiore a 30.000 euro. Bisogna poi costruire un sistema più equo: ad esempio, con la trasformazione di alcune agevolazioni fiscali in elargizioni dirette (a beneficio soprattutto degli incapienti); con un intervento sulla no-tax area, per eliminare ogni differenziazione per categoria lavorativa; con il ragguaglio del reddito minimo esente alla misura del reddito minimo di sussistenza. È inoltre importante modificare l'attuale assetto degli obiettivi dati dal MEF all'Agenzia delle entrate privilegiando il contrasto all'evasione, soprattutto quella totale, e incentivare la consulenza e l'assistenza alle fasce fiscalmente più deboli.
Riteniamo poi fondamentale indirizzare le misure di agevolazione al raggiungimento di specifici obiettivi di policy: aumento degli investimenti in ricerca e sviluppo, riduzione dell'impronta di carbonio, risparmio energetico, promozione delle fonti rinnovabili, digitalizzazione, efficientamento della produzione, promozione dei materiali biodegradabili e chiusura del ciclo vita del prodotto. La riforma fiscale deve inoltre avvenire in stretto coordinamento con il Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima (PNIEC), in modo da adattare la tassazione all'evoluzione del fabbisogno energetico nazionale.
Alcuni emendamenti propongono modifiche di carattere più tecnico ma dalla valenza importante per il sistema delle imprese. La semplificazione che chiedono cittadini, imprese e operatori passa anche attraverso la stesura di un Codice Tributario di diritto sostanziale e di un Codice di diritto processuale/procedimentale. Serve inoltre un controllo di qualità periodico sulle norme e il rispetto sostanziale dei princìpi sanciti dallo Statuto del contribuente. Infine, sosteniamo con forza l'assoluta necessità di una riforma radicale del contenzioso tributario, oggi gestito da giudici non professionali, spesso in conflitto di interessi, che non hanno le competenze tecniche per gestire una materia così delicata e rilevante per l'economia del Paese, con la conseguenza di scoraggiare gli investitori, che percepiscono l'incertezza e l'opacità dell'intero sistema, nonché la mancanza di una tutela giudiziaria adeguata.
Nunzio Angiola e Francesco Giuliani, responsabile Fisco.