Il Querelante, il trumputiniano e Sit-In Elly
La settimana è iniziata con tanto rumore.
Landini ha deciso di querelarmi!
Non ha accettato un confronto televisivo, come gli avevo chiesto, su Stellantis, ma si è rivolto agli avvocati. È un fatto inaudito per un Segretario della CGIL verso un Senatore. Mi ha querelato per quanto ho raccontato sulla vicenda Stellantis e sui suoi silenzi da quando Elkann ha comprato Repubblica. Lo spiego meglio in questo video. In ogni caso, se Landini vuole finalmente confrontarsi, non in televisione ma in tribunale, non mi avvarrò di nessuna prerogativa della carica, ma lo affronterò a viso aperto.
Giuseppe Conte è venuto allo scoperto!
Il presunto punto di riferimento dei progressisti, ospite da Fabio Fazio due giorni fa, alla domanda “Lei preferisce Biden o Trump?” risponde “Non ha senso fare il tifo per l’uno o per l’altro”. Questo signore è stato il Presidente del Consiglio di un governo sostenuto da PD, 5S e IV. Poi uno si chiede perché i progressisti sono in crisi. Si è rivelato per ciò che è: un populista senza valori. L’altro ieri con Salvini, ieri con PD e Italia Viva, domani chissà.
Elly Schlein va avanti con i sit-in!
Schlein vuole protestare contro l’occupazione della RAI, perché nei giorni scorsi hanno mandato in onda un sottopancia con scritto che il Governo avrebbe dato 1000 euro ad ogni anziano, collegando la questione al voto per le europee dell’8 e 9 giugno. È vero, è inaccettabile. È stato un messaggio non veritiero per spingere le persone a votare per la Meloni “perché dà i soldi”. Non è così. Non è vero che tutti gli anziani riceveranno 1000 euro, ma solo 25mila di loro, ultraottantenni, non autosufficienti, con un livello assistenziale bassissimo e con un ISEE inferiore a 6000 euro. Ma la risposta a questo uso distorto della TV pubblica non può essere un sit-in! Siamo pagati per fare proposte non per fare sit-in come i liceali. Abbiamo detto al PD che siamo disponibili a depositare una proposta di legge congiunta e a illustrarla insieme. QUI racconto quella di Azione.
Ieri abbiamo presentato le nostre proposte sul tema della regolamentazione dei conflitti di interesse e i risultati ottenuti sulla giustizia. Da un lato, il garantismo è un pilastro di Azione e vediamo tutti i giorni quanto sia importante il lavoro sulla presunzione di innocenza che abbiamo fatto. Le scene di ieri in Ungheria sono figlie del giustizialismo e della vessazione degli accusati. Dall’altro, non è più possibile rinviare una regolamentazione dei conflitti di interesse. L’Italia è fortemente inadempiente, non ha una normativa adatta e il Consiglio d’Europa si è espresso su questo. Potete trovare QUI le nostre proposte e QUI la diretta della conferenza.
Con questa sinistra populista e gruppettara non ci sarà mai un’alternativa al Governo Meloni. Occorre andare a riprendersi i voti dei tantissimi italiani stanchi del rumore.
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