Dopo un anno, il bilancio questo governo è pessimo

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23/10/2023

L’intervista di Carlo Calenda al Corriere della Sera

In occasione della «festa di compleanno» del suo governo, Giorgia Meloni ha sostenuto che contro di lei ci sono state meschinità mai viste…
«La vicenda dei fuorionda di Giambruno, che sono al limite dell’etica professionale, è una sconcezza. Del resto, non mi è mai piaciuta la pubblicazione dei fuorionda e questi senza dubbio danneggiano l’immagine della presidente del Consiglio. Sono anche contrario alle foto apparse sui media di Giambruno con la figlia. C’è una bambina di mezzo, basta».

C’è chi accusa Meloni di aver strumentalizzato questa storia.
«Non ho questa impressione, credo che Meloni abbia risposto molto bene e sono solidale con lei. Avendo quattro figli, comprendo la sua preoccupazione per la bambina, che ha 7 anni, e che comunque è in grado di leggere e di capire le cose».

Politicamente, invece, che bilancio fa di questo primo anno di governo?
«Io ho sempre cercato di essere oggettivo. Quando ho dovuto difendere il governo, anche dagli attacchi del ministro dell’Interno francese, l’ho fatto, quando bisognava votare la riforma fiscale che veniva dalla delega Draghi, l’ho fatto, ho cercato di essere il meno partigiano possibile. Però devo dire che a parte la posizione sull’Ucraina, la chiusura del Superbonus e la prima legge di Bilancio, quella fatta sulla scorta di Draghi, il resto si può descrivere con pochissime parole: il nulla».

Addirittura?
«Sulla giustizia dovevano cambiare tutto e hanno solo inserito dei nuovi reati, sulla sanità non hanno fatto niente, sulla scuola hanno cambiato solo il nome del ministero, il Pnrr è completamente fermo, sul fronte delle infrastrutture, a parte i vaneggiamenti di Salvini sulle centrali nucleari e sul Ponte, non si muove nulla. L’immigrazione non sanno come gestirla e la politica industriale, tolta l’Alitalia, su cui hanno fatto molto in ritardo quello che io avevo proposto al Parlamento, è ferma. Io mi domando cosa facciano tutto il giorno. È un governo che parla tanto, soprattutto di complotti contro l’esecutivo, e che tende a dividere il Paese, e questo è un fatto gravissimo. Aggiungo poi che in Europa è totalmente isolato perché ha pessimi rapporti con Germania, Francia e Spagna: oggi, di fatto, gli rimane solo l’Ungheria. E non ho finito: l’atto conclusivo di questo pessimo anno di governo è questa legge di bilancio che è pericolosa perché taglia provvisoriamente 14 miliardi di tasse in deficit. Il taglio provvisorio è un errore ed è un errore anche farlo in deficit perché con due crisi geopolitiche in atto si mangiano ogni margine ed espongono il Paese al rischio di attacchi finanziari».

FdI però ha festeggiato il bilancio di questo primo anno.
«A parte che fa un po’ ridere un’iniziativa del genere dopo un anno, quella convention era tutta all’insegna della rivincita. Ma rivincita contro chi? State al governo, governate. Avete colonizzato la Rai in un modo che non era mai successo prima, avete una sponda straordinaria nei giornali di destra e nelle tv Mediaset, che volete?».

Un consiglio a Meloni?
«Quello che direi a Meloni è “abbandona toni persecutori e aggressivi, comincia a prendere il passo di chi sta al governo e quindi rappresenta tutto il Paese”. Perciò smettila di attaccare tutti, da Gentiloni alla Ue, perché così dai solo un senso di grande impotenza. La verità è che noi rischiamo di attraversare un momento molto duro e di farlo con un esecutivo che si è dimostrato veramente del tutto inadeguato: l’Italia non è in sicurezza».

(Intervista a cura di M.T. Meli disponibile qui)