La nostra proposta sul salario minimo

Proposte
30/06/2023

La nuova proposta di legge sul salario minimo prevede l'applicazione del contratto più rappresentativo a tutti i lavoratori dipendenti, anche quelli saltuari ma esclusi quelli domestici che verranno regolamentati con una regolamentazione separata, e una retribuzione minima di 9 euro l'ora.

Le organizzazioni sindacali avranno fino a novembre 2024 per adeguare i rispettivi contratti nazionali e in legge di bilancio verrà stabilito un fondo per aiutare le imprese ad adeguarsi ai nuovi livelli di retribuzione dei propri dipendenti.

Verrà inoltre definita una commissione che comprende le parti sociali che avrà il compito di verificare e monitorare l'andamento del salario minimo senza prevedere meccanismi di indicizzazione automatici che potrebbero avviare una spirale inflazionistica.

La proposta avrà un impatto su circa 3,5 milioni di lavoratori, di cui in larga parte donne e giovani. L'urgenza dell'introduzione di un salario minimo è anche motivata dalle dinamiche legate all'inflazione. Come sottolineato dalla Banca d'Italia, l'aumento dei prezzi nel 2022 per il quinto più povero della popolazione, tenuto conto del diverso paniere di consumo, è stato pari al 17.9%. Per questa fascia di persone l'inflazione è maggiore di oltre il 70% rispetto all'aumento dei prezzi che ha riguardato il quinto più ricco della popolazione.


Tale misura è inoltre coerente con quanto già presente nei principali paesi europei. In Germania il salario minimo orario è pari a 12 euro, in Francia a 11,5 euro, in Spagna a 6,4 euro, in Gran Bretagna a 12,1 euro.

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QUI LA DIRETTIVA UE SUL SALARIO MINIMO

QUI UN APPROFONDIMENTO DELLA CAMERA DEI DEPUTATI