La settimana di Azione – 01/03/2024
Ecco un piccolo riassunto di cos’è successo questa settimana in Azione.
AZIONE E NOS: I GIOVANI ALLE ELEZIONI EUROPEE DEVONO AVERE UN RUOLO
Ieri in Senato si è tenuta una conferenza stampa con Carlo Calenda, Mariastella Gelmini ed Elena Bonetti che hanno presentato l’intesa in vista delle elezioni europee con NOS, il media-partito di Alessandro Tommasi.
Sin dalla sua nascita Azione ha portato molti giovani a impegnarsi in politica e ad attivarsi, nonostante non abbia e non voglia avere una sezione giovanile. Per noi è proprio l’atteggiamento paternalistico nei confronti dei giovani una delle storture del nostro Paese: siamo convinti che chi ha più di 18 anni deve e può lavorare negli organi di un partito, non nell’’acquario’ della sezione giovanile.
Per la politica ricominciare a parlare ai giovani è fondamentale, e Alessandro Tommasi è riuscito a farlo avvicinandoli al mondo dell’informazione critica e non faziosa; per questo siamo sicuri che sarà un candidato importante nelle nostre liste alle elezioni europee e non solo.
Tommasi: “La partnership con Azione è uno sbocco naturale per la vicinanza in termini di valori e di metodo. È il motivo per cui mi sento molto a mio agio in questa sfida complessa“.
Gelmini: “In bocca al lupo ad Alessandro. È molto più facile commentare la politica da casa piuttosto che cimentarsi in prima persona. Portare nell’agone politico tanti cittadini e tanti giovani è l’obiettivo di Azione”.
Bonetti: “Una politica che sa coinvolgere i giovani da protagonisti è una politica che gli permette di costruire il futuro che vogliono animare. Lo faremo, in modo anche innovativo, da adesso grazie anche ad Alessandro”.
ALLEANZE? AZIONE SEMPRE CON EUROPEISTI E ATLANTISTI
Dopo il risultato delle elezioni regionali sarde basta inseguire candidature terze e corse in solitaria. L’ha spiegato bene il segretario di Azione Carlo Calenda all’indomani della vittoria di Alessandra Todde: puoi rileggere la sua analisi QUI.
Anche il capogruppo alla Camera di Azione – PER – Renew Europe, Matteo Richetti, ha dichiarato che le elezioni a turno diretto, senza ballottaggio, dove vince chi ha un solo voto in più, non consentono un buon risultato per candidature di testimonianza.
Così Richetti ospite ad Agorà: “La Sardegna ci ha dimostrato che il sistema elettorale delle regionali non ci permette di presentare un terzo candidato, ma questo non significa rinnegare chi siamo: europeisti e atlantisti. Faremo alleanze con chi si riconosce in questi valori e con chi presenta candidati validi e preparati. Su questo Azione terrà il punto”.
È LA COPERTURA DELLE VIOLENZE A CHIAMARE NUOVE VIOLENZE
Ieri pomeriggio si è tenuta, sia alla Camera che al Senato, l’informativa urgente del Ministro degli Interni , Matteo Piantedosi, sui fatti avvenuti in occasione delle manifestazioni pubbliche della scorsa settimana a Pisa e a Firenze.
Come Azione riteniamo sia doveroso soffermarsi a riflettere e condannare quei casi in cui la gestione dell’ordine pubblico non si rivela all’altezza delle aspettative.
L’onorevole Giulia Pastorella ha risposto così al Ministro: “Quello che ci preoccupa è il tipo di copertura politica che questo Governo sta dando a fatti come questo. Su di voi pesa la responsabilità di convincere i cittadini che usate la forza in maniera legittima, in maniera proporzionale e corretta in particolare verso più giovani.“.
QUI per vedere il suo intervento.
Al Senato è intervenuto invece il senatore Marco Lombardo: “Le immagini di Pisa sono una sconfitta per tutto il Paese, maggioranza e opposizione; una sconfitta ed un fallimento di cui lei – ha detto rivolgendosi al Ministro Piantedosi – per il ruolo che ricopre oggi in questo Governo, ha la principale responsabilità politica. Un Ministro dell’Interno deve dire in modo chiaro e inequivocabile che una manifestazione, anche qualora questa avvenga senza preavviso, non può in alcun modo essere repressa nel sangue”.
TUTTI VOGLIAMO LA PACE, MA DEVE ESSERE UNA PACE GIUSTA
Ieri in Aula, durante il Question Time al Ministro della Difesa Guido Crosetto, abbiamo chiesto di ribadire la posizione del Governo sulla fornitura delle armi in Ucraina.
Nessuno è contento della guerra e tutti tendiamo alla pace, ma questa deve essere giusta, e non può certamente passare attraverso la resa Kiev, che combatte per la sua e per la nostra libertà.
“Non è mai facile parlare di armi, ma purtroppo l’Ucraina ha bisogno anche di queste per difendersi dall’invasione russa. Sono appena tornato da Kiev: assicuro che non c’è nessun cittadino ucraino che è contento di essere in guerra, ma sono costretti combattere per la loro libertà e per quella dei loro figli. Noi abbiamo la responsabilità di fare la nostra parte, loro difendono anche i nostri confini che sono quelli dell’Unione Europea”. Così l’Onorevole Ettore Rosato nel suo intervento”.
CAOS PASSAPORTI: DIETRO AI RILASCI TANTE STORIE DI CITTADINI STANCHI
“Quest’anno i rilasci dei passaporti sono aumentati”. Così si difende il Governo sulla questione dei passaporti che i cittadini fanno fatica ad avere o a rinnovare a causa dell’impossibilità di fissare un appuntamento in Questura.
I rilasci sono aumentati, ma non abbastanza da consentire di adempiere alle migliaia di richieste che arrivano ogni giorno. Per questa ragione abbiamo creato un form (che potete trovare QUI), promosso dall’onorevole Fabrizio Benzoni, dove raccogliamo anonimamente le esperienze dei cittadini e le loro difficoltà per ottenere il passaporto in tempi ragionevoli.
Così Benzoni ospite a Sky Tg 24: “Sul caos passaporti abbiamo fatto ben tre interrogazioni al Ministro Piantedosi e siamo pronti a presentare la quarta. Il problema tocca le famiglie, le persone anziane che non riescono ad accreditarsi con Spid, le aziende che non riescono a far partire i propri dipendenti e si trovano costrette ad annullare eventi e appuntamenti, con conseguenti danni economici”.
SE IL POTERE GIUDIZIARIO ENTRA NELLE STANZE DEL GOVERNO NON È PIÙ AUTONOMO
Martedì Enrico Costa, Deputato di Azione e responsabile Giustizia, è stato ospite di Radio Radicale intervenendo sulla questione dei magistrati fuori ruolo e sull’emendamento presentato dalla leghista Simonetta Matone in Commissione Giustizia alla Camera.
L’emendamento stabilisce che la disciplina transitoria che introduce l’innovazione in materia di numero massimo di magistrati collocabili fuori ruolo sia differita al 21 dicembre 2025.
QUI potete ascoltare l’intervista intera.
Così Enrico Costa in un tweet: “La battaglia per ridurre i magistrati fuori ruolo nei ministeri ha un fondamento costituzionale. Il potere giudiziario è autonomo e indipendente, ma se entra nelle stanze del Governo non è più tale. Un’interferenza che tutti denunciano, ma nessuno risolve. Né Nordio né l’Anm.”.
Buon weekend, in Azione!