La settimana di Azione – 23/02/2024
Ecco un piccolo riassunto di cos’è successo questa settimana in Azione.
PER NAVALNY, PER LA LIBERTÀ
La settimana è iniziata con una piazza piena. Il nostro Segretario Carlo Calenda ha promosso una fiaccolata per ricordare Alexei Navalny, invitando tutte le forze dell’arco parlamentare a prenderne parte e tutte loro hanno aderito. È stata la prima volta nella storia recente del nostro Paese.
La piazza era pienissima: tutti insieme per ribadire e ricordare che la forza della democrazia, dello stato di diritto, della libertà di espressione e di stampa, prevarranno sempre sulla violenza.
“Navalny è morto per i suoi ideali e valori. Non aveva paura. Non erano riusciti a piegarlo ne veleno ne torture, e la sua assenza di paura spaventava, perché il coraggio è contagioso“. QUI il discorso dell’Onorevole Federica Onori in Aula.
Non sono mancate le parole della nostra Presidente Mara Carfagna, che ospite a Sky Tg 24 ha detto: “Dopo la morte di Navalny non è più concesso alcun margine di ambiguità e di ipocrisia, la scelta di campo deve essere veramente chiara: o si sta con la democrazia oppure si sta con l’oppressione e la repressione. La piazza di Roma ci ha dimostrato quale è la parte giusta con cui stare, solo Salvini non vede quello che tutto il mondo libero vede. E questo è sconcertante”. QUI per vedere la sua intervista.
Anche il nostro Vicesegretario Ettore Rosato, ospite a Rai News 24, ha ricordato Navalny: “È stato un omicidio di Stato, un omicidio per togliere la voce a un dissidente che sapeva parlare al popolo russo e sapeva costruire un consenso intorno alle sue battaglie per la libertà e la democrazia. Putin è fino in fondo un dittatore”. QUI il video.
Durante la commemorazione di Navalny in Aula, non è mancato il forte gesto del nostro Senatore Marco Lombardo che ha portato con sé il libro del dissidente russo “Non tacete”.
Così Lombardo: “Per me il monito “non tacete” significa lavorare tutti insieme per elevare la consapevolezza dei decisori politici e dell’opinione pubblica sulle minacce interne ed esterne alla democrazia liberale ed ai suoi valori. ‘Non tacete’ significa proteggere i nostri processi democratici dal rischio di ingerenza esterna, come la disinformazione, vera minaccia alla sicurezza nazionale o manifestare preoccupazione per le rivelazioni riguardanti finanziamenti esteri a partiti e politici per interferire nei processi democratici”.
QUI per rivedere l’intervento.
PIENO SOSTEGNO A KIEV, BASTA AMBIGUITÀ
Intanto, mentre Carlo Calenda è a Kiev a portare la solidarietà a nome di Azione e degli italiani al popolo ucraino, ieri il nostro Capogruppo Matteo Richetti è intervenuto nel corso dell’audizione del Ministro Tajani alle Commissioni riunite di Esteri e Difesa di Camera e Senato.
Azione non si sottrae nel condividere un accordo che ribadisca il pieno sostegno a Kiev, il riconoscimento del ruolo dell’Ucraina come ultimo baluardo per l’Europa di fronte all’aggressione di Putin e non farà mai opposizione strumentale quando si tratterà di difendere il diritto internazionale che in questo momento è calpestato dalla illegittima invasione della Federazione Russa.
“Lo diciamo a maggior ragione nei giorni in cui chiediamo di superare ogni ambiguità circa gli accordi che il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, ha stretto con il partito di Putin e che tra l’altro impegnerebbero proprio a una cooperazione sulla politica internazionale. Surreale che il nostro Paese, in prima linea nel sostegno a Kiev, abbia in un ruolo chiave un leader di partito che è ambiguo proprio su questi aspetti”. Così Matteo Richetti nel suo intervento.
FUORI SEDE: UN PICCOLO PASSO AVANTI, MA NON È ABBASTANZA
La battaglia per garantire il voto ai fuori sede è sempre stata molto a cuore ad Azione, ed è stata portata avanti in particolare dalle Onorevoli Giulia Pastorella, Valentina Grippo e i Senatori Mariastella Gelmini e Marco Lombardo.
Ieri, al Senato in Commissione Affari Costituzionali, è stato finalmente approvato il voto per gli studenti fuorisede. Un piccolo passo avanti, ma non è abbastanza. Il diritto di voto deve essere garantito a tutti, lavoratori e studenti, senza oneri aggiuntivi.
Così la nostra Vicesegretaria Mariastella Gelmini: “Noi ovviamente non ci fermiamo qui, ripresenteremo per l’Aula tutti i nostri emendamenti e se anche non dovessero passare, non dovessero essere approvati all’interno di questo provvedimento li ripresenteremo perché per noi consentire a queste persone di votare senza oneri aggiuntivi è un’assoluta priorità”.
LO SPORT È UN DIRITTO, NON UN LUSSO, EPPURE…
Durante il Question Time di ieri al Senato, Azione ha chiesto il rifinanziamento del fondo protesi al fine di permettere alle persone con disabilità di poter praticare attività sportiva così da garantire a tutti il diritto allo sport, come sancito nella nostra Costituzione.
È intervenuta la Senatrice Giusy Versace, che si è rivolta così al Ministro Schillaci: “Che senso ha inserire lo sport in Costituzione se poi in Italia il diritto alla pratica per le persone che hanno una disabilità è sistematicamente negato? A oggi non sappiamo quali Regioni abbiano erogato i finanziamenti previsti dal Fondo di ben 5 milioni di euro, istituito nel 2020, per la fornitura di ausili ortesi e protesi per gli arti inferiori e superiori. Che cosa ha fatto il Ministro per garantire il monitoraggio di questa misura? E quali e quante sono le Regioni che hanno utilizzato il Fondo? Senza interventi legislativi organici è come dire alle tante persone con disabilità che lo sport è un lusso e non un diritto“.
D’ALESSIO: CONTRO LE MORTI BIANCHE SERVE UNA VERA PREVENZIONE
Il crollo del cantiere dell’Esselunga avvenuto a Firenze lo scorso 16 febbraio è stato un fatto estremamente drammatico. Morire sul lavoro, nel 2024, in Italia, è inaccettabile.
C’è un forte senso di frustrazione per l’incapacità dello Stato di accompagnare compiutamente i processi di garanzia e di tutela per i lavoratori.
Durante la commemorazione delle vittime di Firenze, è intervenuto l’Onorevole Antonio D’Alessio, che ha espresso grande vicinanza e solidarietà a chi ha perso un figlio, un marito, un genitore o un amico perché per esercitare la propria attività lavorativa non sono più tornati a casa. Ha espresso anche gratitudine ai vigili urbani, alle forze dell’ordine e a chi è intervenuto prontamente in soccorso.
Così D’Alessio: “Un altro brutto colpo. Le morti sul lavoro hanno l’effetto di miscelare il dispiacere alla rabbia e allo sgomento. Quando le statistiche sono impietose, c’è da ammettere che non si fa abbastanza. È necessario affrontare una volta per tutte la questione della prevenzione sul lavoro”.
QUI per ascoltare le sue parole.
LA SITUAZIONE DELLE CARCERI ITALIANE NON È ACCETTABILE
Quello del sovraffollamento e dei sucidi nelle carceri italiane è un tema sempre più attuale: troppe persone perdono la vita dentro la cella.
La situazione non è accettabile per uno Stato di diritto. Per questo motivo, l’Onorevole Fabrizio Benzoni ha deciso di dedicare, una volta la settimana, un intervento di fine seduta con un aggiornamento delle persone che si sono tolte la vita in carcere.
È importante che chi compie un gesto così estremo non diventi un numero nei bollettini dei suicidi, ma resti una persona la cui vita non siamo stati in grado di preservare. La media è quella di un suicidio ogni due giorni, e se non cambia qualcosa, due minuti di intervento non basteranno a ricordare tutti.
Così Benzoni: “Non fatemi vedere i vostri palazzi ma le vostre carceri, poiché è da esse che si misura il grado di civiltà di una Nazione”. La frase, attribuita a Voltaire, è molto conosciuta. Questa affermazione, oltrepassando le epoche, le attraversa e giunge fino ai nostri giorni con una rilevanza prepotente”.
QUI per vedere il suo intervento.
Buon weekend, in Azione!