Le nostre proposte per la prevenzione dei Disturbi del Comportamento Alimentare

Proposte
16/03/2023

In occasione della giornata nazionale contro i Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA), Azione, insieme al gruppo degli Under30, ha prodotto le sue proposte per prevenire questo fenomeno che vede coinvolti 1 giovane su 3.

Le nostre principali proposte sono:

1. PREVENZIONE PRIMARIA (Educazione, sensibilizzazione, informazione)
1.1. Introdurre programmi nelle scuole primarie e secondarie, all’interno dell’orario didattico, volti a sviluppare negli studenti:
• Competenza in salute (health literacy) relativa all’alimentazione;
• Senso critico nei confronti dei messaggi dei mass-media e sui social network;
• Autostima;
1.2. Obbligo per le agenzie di moda di provare, con un certificato siglato da un medico del lavoro abilitato, che lo stato di salute dei modelli e delle modelle, con particolare riguardo al so indice di massa corporeo, sia compatibile con l’esercizio della sua professione.


2. PREVENZIONE SECONDARIA (Identificazione precoce dei soggetti a rischio)
2.1. Sportello psicologico permanente e gratuito in tutte le scuole secondarie;
2.2. Formazione finalizzata all’identificazione dei DCA e aggiornamento professionali del personale docente delle scuole primarie e secondarie sui disturbi del comportamento alimentare;
2.3. Questionari validati autosomministrati come strumento per la raccolta di informazioni come forma di screening preventivo;
2.4. Corsi dedicati ai DCA all’interno della formazione necessaria per diventare tecnici e istruttori sportivi;
2.5. Attività di screening attraverso la visita di idoneità alla pratica sportiva (agonistica e non) ed esami pre-gara a campione.

3. PREVENZIONE TERZIARIA (Trattamento e riduzione dei sintomi)
3.1. Uno nuovo studio epidemiologico nazionale condotto dal Ministero della Salute per capire quanti sono davvero gli italiani che hanno queste patologie;
3.2. Una commissione permanente nella conferenza stato-regioni che possa gestire i soldi stanziati dal governo e come le regioni poi devono spenderli su questo tema;
3.3. Una mappatura completa da parte del Ministero della Salute, con il supporto delle Regioni, di tutte le aziende sanitare e ospedaliere nelle quali sono costituite unità funzionali specialistiche adibite al trattamento dei DCA;
3.4. Formazione finalizzata all’identificazione e la presa in carico dei DNA del personale sanitario, in particolare dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta e di tutte le figure professionali coinvolte nella gestione dell’emergenza e urgenza (Dipartimenti di Emergenza e Urgenza, Pronto soccorso, operatori 118 e Guardia medica). Inserire inoltre tale formazione nei programmi ECM (Educazione Continua in Medicina) delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere di tutto il territorio nazionale, con corsi di aggiornamento multiprofessionali e audit clinici successivi.

QUI LE NOSTRE PROPOSTE