Il senso dei “coinquilini” per le istituzioni e il nazio-regionalismo della Meloni
Superati i cento giorni di governo Meloni possiamo dire senza tema di smentita che la confusione regna sovrana. Semplicemente non sappiamo quale sia l’identità di questo Governo: nazionalista o regionalista? Sovranista o europeista? Giustizialista o garantista? Draghiano o orbaniano? E via così.
Quello che sappiamo per certo è che non sta facendo nulla, assolutamente nulla, per risolvere i principali problemi dell’Italia, dalla sanità all’istruzione. E purtroppo, dopo la vergognosa vicenda dei due “coinquilini” Delmastro e Donzelli, riscontriamo anche un inesistente senso dello Stato. Perfino Nordio, con il suo tentativo maldestro di fornire pezze d’appoggio a Delmastro, ha perso gran parte della sua statura di tecnico rispettato e di liberale indipendente.
In questo video trovate una serie di domande rivolte alla Premier su cui aspettiamo risposta. A partire dalla simil-autonomia approvata ieri dal Cdm. In un Paese disfunzionale e già troppo complicato, pensate cosa vorrebbe dire avere reti energetiche regionali o l’obbligo di approvazione dei Trattati commerciali da parte di tutti i Consigli Regionali.
Ieri ho avuto la dubbia fortuna di un confronto con Chiara Appendino sulla guerra in Ucraina. Credo di essere riuscito piuttosto bene a smascherare la fuffa grillina che avvolge la parola “pace”. Per circa cinque minuti ho provato a chiedere “come” ricevendo in risposta sempre un “non spetta a noi dirlo”. A un certo punto mi sembrava di giocare una partita di “palla a muro”. Qui potete vedere il video di questo “memorabile” match.
Continua la campagna elettorale per le Regionali. Domani pomeriggio sarò a Lumezzane (Brescia) a sostenere la candidatura di Massimo Vizzardi, attuale bravissimo sindaco di Chiari, alle Regionali in Lombardia. Domenica saremo con Matteo Renzi e Letizia Moratti a Milano al Teatro Parenti alle 11.
La partita nel Lazio e nella Lombardia è totalmente aperta. Il 40% circa degli elettori deve ancora scegliere come votare. Tocca darsi una mossa in queste due settimane finali.
Infine, il programma di Azione. Il 9 marzo Azione e Italia Viva faranno una grande mobilitazione sulla sanità in occasione dell’anniversario del lockdown, proponendo la nostra idea di SSN. Non possiamo dimenticare, a pochi mesi dalla fine del Covid, medici e infermieri. Sarebbe immorale e sbagliato.
Il tesseramento è partito fortissimo. Dobbiamo mantenerci su questi livelli. Abbiamo bisogno del vostro sostegno e della vostra partecipazione. Iscriviti qui.
L’Italia è più forte di chi la vuole debole.