Piano automotive
Oggi il settore automotive si trova ad affrontare una crisi strutturale senza precedenti, determinata dalle difficoltà di aumentare la competitività in un contesto di forte competizione internazionale e dalla transizione ecologica che, nonostante i progressi, non appare ancora pienamente matura. Queste sfide richiedono interventi tempestivi, mirati e di visione strategica.
Fin dalla sua nascita, Azione ha lavorato per la tutela del settore industriale, con un’attenzione particolare all’automotive. Difendere questo comparto significa, ancor prima che proteggere grandi aziende, salvaguardare i posti di lavoro, le famiglie e un pilastro fondamentale del sistema economico e sociale del nostro Paese. Negli ultimi mesi, grazie al lavoro congiunto con le opposizioni, è stata lanciata una mozione unitaria per il rilancio del settore automotive, un passaggio cruciale che ha posto le basi per un’azione concreta ed efficace, capace di sostenere imprese e lavoratori lungo tutta la filiera.
La proposta di Azione si inserisce in questa traiettoria, delineando una strategia articolata in quattro aree chiave: continuità, produzione, costi di trasformazione e competitività. Tra le misure previste: il miglioramento dell’accesso al credito, l’introduzione di incentivi per stimolare la domanda, l’implementazione di politiche di innovazione tecnologica e lo sviluppo di strumenti per ridurre il costo dell’energia. Ogni intervento è studiato per rendere il settore più resiliente e orientato a un futuro sostenibile e innovativo.
Tuttavia, per realizzare tutto questo è indispensabile ripristinare il Fondo Automotive istituito dal Governo Draghi, ridotto all’osso dal Governo Meloni con una scelta miope che mette a rischio l’intero comparto e che palesa l’assenza di una visione di sistema necessaria per affrontare una crisi così profonda.
A questo si aggiunge la pessima gestione da parte del Ministro Urso, il cui operato ha mostrato gravi lacune, sia nella capacità di affrontare i dossier più complessi, sia nel garantire trasparenza e credibilità nelle interlocuzioni con le aziende e i lavoratori. Il rilancio dell’automotive richiede una leadership competente e una strategia chiara: è in gioco il futuro di uno dei settori cardine della nostra economia e della nostra identità industriale.