Turismo, cronaca di un disastro annunciato
Zacchera: "Da mesi Azione faceva proposte serie. Si è scelto bonus vacanza, un flop"
I dati sul fatturato dei servizi e in particolare del turismo, sono allarmanti, e registrano la grave sofferenza del settore che segnaliamo dall’inizio della pandemia. Azione aveva proposto una misura semplice, diretta, implementabile senza mettere in mezzo i moduli della pubblica amministrazione per garantire supporto e liquidità al comparto: la restituzione, sotto forma di contributo a fondo perduto alle imprese che avevano registrato perdite da Covid, del secondo acconto IRAP/IRES del 2019.
Le altre proposte concernono lo sgravio IMU per tutto il settore turistico, il prolungamento del credito d’imposta affitti e degli ammortizzatori sociali fino a marzo 2021.
Il governo, invece, ha preferito creare l’ennesimo bonus basandosi su un credito d’imposta che invece di dare liquidità toglie cassa alle imprese del turismo, e non ha raggiunto gli obiettivi che l’esecutivo si era proposto. Basti pensare che solo il 7,1% sono le famiglie che lo hanno utilizzato rispetto al totale previsto dal Governo, e che alla fine della stagione estiva sono stati erogati 615 milioni e spesi 200, rispetto a uno stanziamento di 2,4 miliardi. Un flop, non ci sono altre definizioni.
Tutti sapevano che il calo del fatturato sarebbe stato senza precedenti, ma andava gestito con una consapevolezza dei problemi delle imprese completamente diversa.
Basta interventi a pioggia che stanno anche danneggiando il mercato del lavoro, ma proponiamo interventi mirati a favore dei settori che sono i più penalizzati, e tra questi il comparto del turismo guida questa nefasta classifica.